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Door to Hell, Derweze, Turkmenistan. Door to Hell is a natural gas field in the Ahal Province. It is noted for its natural gas fire which has been burning continuously since it was lit by Soviet petrochemical engineers in 1971, in the middle of Karakum desert. Few foreigners have seen the crater and Tourism officials say the Door to Hell could developed into a key draw for adventure tourist. The site was identified in 1971. It was a oil field site. The engineers set up a drilling rig and camp nearby and started drilling operations. The ground beneath the drilling rig and camp collapsed into a wide crater and disappeared. No lives were lost in the incident.

Dove andare in Turkmenistan

Ashgabat

Turkmenistan

Ashgabat è la capitale del Turkmenistan.

Il suo nome, letteralmente, significa “città dell’amore” e, in effetti, è caratterizzata da un certo romanticismo.

La sua economia, che si basa sul petrolio e sul gas, è in continuo sviluppo e, nella città, si possono vedere paesaggi e strutture moderne inseriti in un ambiente tranquillo.

Nonostante sia stata quasi completamente distrutta da un terremoto nell’ottobre del 1948, è stata totalmente ricostruita e, da allora, ha proseguito lungo un cammino fatto di crescita e di progresso.

Con i suoi grandi alloggi, il suo lusso e la sua aura rilassata, è la località ideale in cui dare inizio ai tuoi viaggi in Turkmenistan.

Darvaza

Door to Hell, Derweze, Turkmenistan. Door to Hell is a natural gas field in the Ahal Province. It is noted for its natural gas fire which has been burning continuously since it was lit by Soviet petrochemical engineers in 1971, in the middle of Karakum desert. Few foreigners have seen the crater and Tourism officials say the Door to Hell could developed into a key draw for adventure tourist. The site was identified in 1971. It was a oil field site. The engineers set up a drilling rig and camp nearby and started drilling operations. The ground beneath the drilling rig and camp collapsed into a wide crater and disappeared. No lives were lost in the incident.

Situato nel Turkmenistan centrale, il villaggio di Darvaza si trova a260 kma nord di Ashgabat. Questo posto non presenta grandi attrazioni ma i turisti lo affollano per vedere la “Porta dell’Inferno”, nome che gli abitanti locali hanno dato ad un cratere di gas nei pressi del villaggio.

Durante un’operazione di trivellazione nel 1971, venne trovata una camera a gas sotterranea. Tuttavia, dal momento che la scoperta fu inaspettata, la piattaforma di scavi crollò; prima che il gas velenoso raggiungesse il villaggio, si decise di appiccare il fuoco per eliminare il rischio.

Ancora oggi, la camera a gas continua a bruciare. I geologi che la trovarono, pensarono che il gas sarebbe terminato in pochi giorni ma, da allora, sono passati 40 anni.

Con un diametro di circa 70 metri, la Porta dell’Inferno è un posto da vedere assolutamente. Ironicamente, “Darvaza”, in italiano, può essere tradotto come “la Porta”.

 Merv

Merv

Merv, che una volta era conosciuto con il nome di Marv-i-shahjahan, “Merv, regina del mondo”, nell’antichità, era uno dei più grandi centri islamici insieme al Cairo, a Damasco e a Baghdad. Oltre ad essere un posto importante per quanto riguardava le attività religiose, era una famosa località commerciale lungo la mitica Via della Seta.

Oggi, resta ben poco che ricordi questa grandezza: quello che una volta era un melting pot di culture e di religioni, è scomparso in un solo giorno dal momento che i figli di Genghis Khan sterminarono la popolazione nativa.

Visitando Merv, puoi vedere rovine di ceramica, di mura e di fondamenta sparse qua e là: è tutto quello che rimane dei suoi palazzi, delle sue moschee e delle sue residenze.

L’area è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1999.

Konye-Urgench

Konye-Urgench

Konye-Urgench, che tradotto dal persiano significa “Antico Urgench”, è attualmente una remota cittadina rurale. Questa località, in passato, era la capitale dell’impero Khorezm ed era una delle città più importanti degli antichi deserti dell’Asia centrale.

Questa zona è caratterizzata da una ricca storia raccontata dalle sue rovine.

Khorezm venne attaccata da Genghis Khan nel 1221 e trasformata in un prosperoso centro commerciale dell’Orda d’Oro di Khan. Nel 1338, venne distrutta da Timur e fu poi riedificata nel XVI secolo. In seguito, venne abbandonata perché il corso del Fiume Amu-Darya si allontanò dalla città.

Quello che puoi vedere è solo la punta dell’iceberg: la maggior parte di Konye-Urgench si trova sottoterra e, dagli scavi, continuano ad emergere rovine ed oggetti. È per questo che, nel 2005, l’UNESCO l’ha riconosciuta come Patrimonio dell’umanità.

Ertugrul Gazi

The Ertugrul Gazi Mosque

La moschea di Ertugrul Gazi, conosciuta anche come la Moschea di Azadi, è un bellissimo luogo di culto situato nel cuore di Ashgabat.

Venne costruita in onore dell’ultimo Ertugrul, padre del fondatore del leggendario Impero Ottomano, Osman I. Importante punto di riferimento della capitale, la moschea presenta quattro minareti ed una pittoresca cupola centrica. Il sontuoso design dell’interno, con le sue coloratissime finestre, dà un tocco di eleganza in più alla struttura.

Questa moschea, che evoca la mitica Moschea Blu di Istanbul, venne inaugurata nel 1998 e può accogliere più di 5.000 fedeli alla volta; tale capienza è necessaria nei giorni del calendario islamico durante i quali la gente ci si dirige in grandi quantità per pregare.

 

Fattoria di allevamento di cavalli di razza Turkmenbashi

Turkmenbashi Stud Farm

La specie equina Akhal-Teke si trova solo in Turkmenistan ed è famosa in tutto il mondo grazie alla sua potente combinazione di intelligenza e di velocità.

Visitare questa fattoria ti permetterà di vedere i cavalli da vicino, dai puledri ai cavalli più grandi. I visitatori possono accarezzarli ed anche cavalcare quelli meglio allenati.

Parlare con gli allevatori ti fa comprendere gli ingenti sforzi che richiede addestrare adeguatamente questi cavalli. In effetti, gli Akhal-Teke hanno un ruolo speciale all’interno della cultura del Turkmenistan e sono fonte di grande orgoglio nazionale. Un antico detto del Paese recita “dopo esserti svegliato la mattina, prima saluta tuo padre e poi vai a visitare il tuo cavallo”.

Balkanabat

Balkanabat

Balkanabat è una città del Turkmenistan occidentale ed è il più comune punto di partenza turistico della regione. Questa cittadina, che generalmente è tranquilla, fu caratterizzata da un certo clamore nel 1874, quando venne trovato del petrolio nelle vicinanze e venne costruita una raffineria che, però, andò in bancarotta 50 anni dopo a causa della concorrenza di compagnie petrolifere più grandi.

Posizionata fra catene montuose e circondata dal deserto, questa località, che una volta si chiamava Nebit Dag, è la miglior fermata prima di dirigerti verso il Canyon di Yangykala. Per quanto riguarda gli alloggi, la città offre opzioni di tutti i tipi, sia buone sia cattive, dunque presta attenzione quando scegli il posto in cui pernottare.

Una buona notte di riposo a Balkanabat è un must prima di andare verso i deserti del Turkmenistan occidentale. Molti viaggiatori ci restano per una notte o due allo scopo di ricaricarsi prima di partire per un’altra avventura.

Mary

mary turkmenistan

La città di Mary (che si pronuncia mah-rih) presenta vari edifici amministrativi e grandissimi giardini pubblici che sembrano fuori posto in un’area di così piccole dimensioni.

Mary è il centro principale del Turkmenistan in cui si coltiva cotone, uno dei più importanti prodotti del Paese.

L’attrazione più celebre di Mary è il Museo Regionale che racconta gli eventi che contribuirono alla ricca storia della zona come, ad esempio, l’occupazione russa nel 1884.

Mary è un ottimo punto di partenza per esplorare le rovine di Merv e di Gonur e, qui, ci sono alloggi per tutti i budget. È semplice raggiungere questa località mediante il conveniente sistema di trasporto e lo shashlyk che puoi mangiare in questo posto è delizioso.

Gonur

Gonur

Prima che venisse costruito il più antico edificio di Merv, già esistevano dei villaggi lungo il Fiume Murgab, in un’area conosciuta come l’Oasi di Margiana. La fondazione del villaggio di Gonur Depe risale all’Età del Bronzo ma, questo posto, venne poi lentamente abbandonato poiché il Fiume Murgab cambiò il suo corso, fornendo sempre meno acqua al centro.

Questo sito venne scoperto nel 1972 da archeologi e, da quel momento in poi, sono stati realizzati fruttuosi scavi che, fra le altre cose, hanno dimostrato che la civiltà di Gonur fu una delle prime a venerare il fuoco (sono stati infatti scoperti quattro templi dedicati proprio a questo elemento naturale).

Visitando Gonur, puoi parlare con gli archeologi al lavoro e, con un pizzico di fortuna, potresti addirittura trovare qualcosa.

Le strutture più interessanti che sono state dissotterrate sono il Palazzo Reale e la Necropoli.

Riserva Naturale di Kugitang

turkmenistan

Fra le varie riserve naturali del Turkmenistan, la Riserva Naturale di Kugitang è la più impressionante ed è unica. Creata nel 1986 allo scopo di proteggere la Catena Montuosa del Kugitang, la riserva vanta un incredibile ecosistema che include le cime più alte del Turkmenistan, diversi canyons, foreste lussureggianti, ruscelli di montagna ed enormi grotte.

L’attrazione principale è il famoso Altopiano del Dinosauro; si pensa che, una volta, fosse il fondo di un lago ormai secco che, oggi, è caratterizzato da una varietà di impronte di dinosauri rimaste intatte grazie all’azione del sole e poi ricoperte da lava nel momento in cui un vulcano nelle vicinanze eruttò. Infatti, queste orme si trovano in eccellenti condizioni nonostante siano passati milioni di anni.

Infine, visita le Grotte di Karlyuk che richiedono un permesso speciale per esplorarle e cerca la rara capra di montagna markhor.